Giuliano Ferrara (con il suo "Otto e mezzo") c'è nel piccolo elenco della migliore televisione dell'anno compilato da Armando Fumagalli e Chiara Toffoletto nel libro "Scegliere la tv" edito da Ares. "È incorso una battaglia sul modello di famiglia verso cui vuole orientarsi la società – spiega Fumagalli -. Su molti temi etico-sociali importanti (diffusione delle armi, lotta alla disoccupazione e alla povertà, strategie per lo sviluppo economico, tutela della privacy e delle libertà individuali, inquinamento ecc.) sono rappresentate in Tv le varie posizioni; su altri temi etici sensibili (rapporti sessuali pre- o extra-matrimoniali, valutazione morale delle relazioni omosessuali, eutanasia, fecondazione artificiale) c'è invece una sorta di unanimismo assolutizzante, che va dalle dichiarazioni delle soubrette fino al telefilm americano, passando attraverso praticamente tutti i salotti televisivi, che sono la multiforme espressione del pensiero unico dominante. Il solo che ha il coraggio di ospitare posizioni diverse è Giuliano Ferrara". Fumagalli è docente di Semiotica e Direttore del Master in Scrittura e produzione per la fiction e il cinema presso l'Università Cattolica di Milano. La coautrice del libro, Chiara Toffoletto, lavora come story analyst per la casa di produzione televisiva Lux vide e collabora allo stessoMaster. Insieme con un team di giovani professionisti del settore, formatisi presso l'Università Cattolica, hanno analizzato più di 8.000 ore di tv. Ne è uscita una mappa per scovare i programmi da non perdere e quelli da evitare. "Ma questo non è un libro di critica tv", avvertono. "Il nostro obiettivo è di offrire uno strumento nelle mani dei telespettatori, per aiutare a discernere se c'è qualcosa che vale la pena vedere, quali sono i modelli di vita proposti, quali sono i valori di cui i programmi televisivi coscientemente o incoscientemente si fanno portatori". Circa 130 schede di programmi televisivi per scoprire che "la tv non è tutta da buttare". Fumagalli è soddisfatto: "Possiamo dire che ci sono programmi interessanti e utili in molti generi televisivi. Ancora una volta questo dimostra che i condizionamenti del mezzo ci sono e non sono pochi, ma la vera differenza la fa il gusto, la sensibilità, la cultura di chi elabora il programma".
sabato 23 febbraio 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento