domenica 17 giugno 2007

Lo sbaglio di Freccero sui Nanoshare




di Angiolino Lonardi

La discussione mediatica alimentata negli ultimi tempi dai cosiddetti nanoshare non è ancora riuscita a sviluppare un pensiero prospettico sull'argomento. E sorprende come la superficialità dei giudizi, quando non l'errata informazione, provenga anche da un esperto di comunicazione come si definisce Carlo Freccero.
Ci troviamo di fronte a un modello diverso del fare televisione, diverso nella propria definizione di target, diverso negli obiettivi di servizio e perciò diverso anche nei numeri prodotti. Il digitale terrestre, e nello specifico RaiUtile, impone un rovesciamento culturale nella predisposizione a un medium ora più vicino al proprio etimo: quello pragmatico di mezzo, di tramite.
Formazione, servizi sul sistema paese ma soprattutto il trasversale ausilio degli strumenti interattivi del canale richiedono una lettura attiva e non più passiva di un ascoltatore direttamente coinvolto nella propria sfera di interessi.
In sintesi, non si tratta più di definire un minimo comun denominatore per rivolgersi a un numero massimo di persone, quanto di rintracciare il maggior numero delle filiere di target cui adeguare contenuti e servizi specifici. Si tratta quindi di un modello di business semplicemente diverso da quello tradizionale (...)
Che tutto ciò si esaurisca poi con un zero virgola appare quanto meno riduttivo, ma se anche su questi numeri Auditel c'è chi gioca al ribasso, non lo riteniamo obiettivamente giusto. Nell'ultima settimana (da mercoledì 6 a martedì 12 giugno), RaiUtile ha prodotto una media di 86mila contatti netti giornalieri, che equivalgono al 52 per cento in più rispetto ai cugini di Rai Edu2 e al 13 per cento in più su Rai Edu1. (...)
Ma è attraverso l'analisi delle fasce di ascolto che il canale dimostra la propria utilità e anche (a qualcuno sembrerà incredibile) la propria notorietà: dalle 7 alle 9 RaiUtile vale infatti quasi il 40 per cento dell'intera offerta Rai digitale (Rainews24, Rai Sport Satellite, Rai Edu1, Rai Edu2) con una media nelle 2 ore di 10mila contatti netti e un ascolto totale di 3.400 individui. Buoni anche i risultati nell'altra fascia di diretta (9-12) e nel primo pomeriggio (12-15), rispettivamente con 11.500 e 22mila contatti netti.
Tra gli argomenti più seguiti: le politiche sull'ambiente, le pensioni, il mercato del lavoro, la famiglia, i servizi della pubblica amministrazione. Dati significativi, figli di un Auditel che ritengo comunque essere un rilevatore inadeguato al mezzo per almeno due aspetti fondamentali. (...) Copre il segnale digitale terrestre ancora a macchia di leopardo. Non si occupa dell'interattività, che è la frontiera su cui RaiUtile si sta cimentando.

pubblicato su Il Giornale il 17 giugno 2007

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