domenica 13 aprile 2008

Telefilm, alla faccia del pudore

Le serie tv Usa, in piena schizofrenia editoriale, si sono lasciate sedurre dal sesso fine a se stesso, che la farà da padrone anche al «Telefilm festival» di Milano. «Una potente metafora narrativa» si difendono gli organizzatori. Ma forse è solo questione di mancanza di idee. La nuova frontiera del film per la televisione è il sesso. Esplicito o solo raccontato, il sesso sul piccolo schermo per famiglie è l’ultima trovata dell’industria tv americana. Il dato è emerso con evidenza durante la presentazione del cartellone del «Telefilm festival» che si svolge a Milano proprio nel mese di maggio. «Il sesso nei telefilm sarà uno dei temi centrali dell’edizione di quest’anno» ha spiegato Leo Damerini, fondatore dell’Accademia dei telefilm, alla giornalista Francesca D’Angelo. È stata proprio la D’Angelo, in un suo articolo pubblicato su Libero, ad analizzare per prima in Italia la tendenza sessuofila della fiction Usa. «Dopo due anni di moralismo, l’America è tornata finalmente a parlare dell’amore, in maniera anche forte ed esplicita – ha raccontato Damerini –. Nei telefilm però il sesso non è mai pura pruderie, fine a se stessa: anche nelle serie più estreme, appare prima di tutto come una potente metafora narrativa». Sarà anche vero, ma quello che emerge non tranquillizza. Secondo Francesca D’Angelo, che ha esaminato con attenzione il programma del festival, ci sono tutte le perversioni possibili. «Da quando i telefilm hanno riscoperto il piacere dei sensi, in video impazza la voglia di coccole e lenzuola» ha scritto nel suo articolo. Ecco un piccolo elenco esemplificativo. Intanto il titolo del convegno del festival sarà, manco a dirlo, «A tutto sesso, siamo serial». Poi è annunciato un omaggio dedicato alla prima serie della tv Usa interamente e esplicitamente dedicata al tema del sesso, il cult Sex and the city. In programma c’è l’anteprima di The secret diary of a call girl. La serie, di origine inglese, si ispira al blog di una prostituta d’alto bordo. «È un telefilm molto esplicito» ha tenuto a precisare Damerini, nel timore che qualcuno pensasse il contrario. A Milano si potrà vedere anche Californication. Già in onda su Jimmy e, in tarda primavera, su Mediaset, il telefilm racconta le donne (molte) e gli amori di un uomo malato di sesso. Si tratta di una vera e propria schizofrenia editoriale. Al cinema, negli Usa, si sono riscoperti valori importanti come la difesa della vita fin dal suo concepimento: lo si è visto nel film Juno. In tv invece arriva il sesso fine a se stesso. Ma davvero se ne sentiva la mancanza?

1 commento:

Unknown ha detto...

Sarà forse che i broadcasters si sono accorti della crisi e si buttano sul sesso, che oltre la metafora narrativa tira più di un carro di buoi?