venerdì 8 agosto 2008
L’ultima mela del paese di Melonio
Mi sono svegliato all’improvviso, alle 4 di notte. E tutto mi è sembrato chiaro. L’ultima mela. Nel nostro paese di Melonio è l’ultima mela quella che ci stiamo litigando. Per intenderci, la mela è proprio quella della tradizione, quella dell’Antico Testamento. Dovrò andare a rileggermi il passaggio della Genesi dove si parla della mela, di Eva e di quel deficiente di Adamo.
Sì, dovrò andare a rileggermi tutto. Ma quasi non ce ne sarebbe bisogno. Nel paese di Melonio, dove viviamo, le mele sono tutto. Ogni giorno il dibattito si sviluppa intorno al nuovo modo per aggirare la ragione e cedere alla mela del momento. Denaro, potere, sesso: le mele del nostro paese sono infinite.
Questa notte, però, dopo essermi svegliato, mi sono fermato a pensare. Perché “L’ultima mela”? In che senso “ultima”? Perché ogni giorno ce ne sono di nuove e l’”ultima” è solo la più recente? O piuttosto perché “ultima” significa proprio che non ce ne saranno più? Che ci stiamo litigando e scannando per l’ultima e sciocca mela del nostro sciocco paese di Melonio?
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